Il Carciofo è un ottimo regolatore del flusso biliare e agisce sul metabolismo lipidico diminuendo la produzione di colesterolo e di trigliceridi endogeni. La sua azione epatoprotettrice determina una diminuzione delle tossine nel sangue solitamente legate a una disfunzione renale. Gli estratti di Carciofo, inoltre, contribuiscono a diminuire l'azotemia stimolando la trasformazione epatica di molecole azotate imperfettamente elaborate dal fegato insufficiente, poco diffusibili dal rene.
Del Carciofo noi mangiamo quello che viene definito il ricettacolo del fiore, così come le brattee, impropriamente chiamate foglie che vi si attaccano. La parte medicinale, invece, la grande foglia dentata che guarnisce lo stelo.
Il consumo di Carciofo a livello medicale consente di far fronte a insufficienza epatica, ipercolesterolemia e/o l'ipertrigliceridemia, turbe epatobiliari (epatiti, colecistiti, colelitiasi, steatosi epatica) e ritenzione Idrica.
Adatto a chi ha problemi di pelle impura, il Carciofo, infatti, è sebo-regolatore e detossinante.